Itinerario dei Castelli

Questo itinerario attraversa il cuore delle comarche di Cinco Villas e Hoya de Huesca. I contrafforti prepirenaici delle sierras di Biel, Luesia, Luna e Santo Domingo si estendono tra le provincie di Huesca e Zaragoza, incorniciando suggestivi borghi ricchi di arte e storia. Terre di frontiera tra cristiani e musulmani e, in seguito, tra i regni cristiani, qui gli scorci pittoreschi, le chiese, i castelli, le stradine medievali e l’architettura popolare si uniscono all’arte romanica, che brilla in tutto il suo splendore in località come Sos del Rey Católico e Uncastillo.

Luoghi splendidi e sconosciuti, pianure coltivate a cereali, montagne, valli, fiumi e boschi sorgono in un ambiente dominato dalle forze della natura. E il santuario di Monlora, innalzato su un altipiano, diventa la terrazza perfetta da cui affacciarsi su queste terre. Ogni scorcio offre un gioco di colori e sfumature, tipico di un paesaggio multiforme che cambia a ogni stagione.

Dati interessanti

  • Distanza:
    186 km

    Tempo stimato senza fermate :3 h 30 min

    Tappe consigliate :2-3

Tappe consigliate

    1. Loarre – Uncastillo – Sos del Rey Católico
    2. Sos del Rey Católico – Piedratajada
    1. Piedratajada – Sos del Rey Católico
    2. Sos del Rey Católico – Uncastillo – Loarre

Mappa dell'itinerario

Indicazioni e punti di interesse

Congratulazioni, stai per assaporare l'itinerario Slow Driving "Itinerario dei Castelli".
Segui le indicazioni che ti proponiamo di seguito e non perdere nemmeno un dettaglio di questi luoghi meravigliosi. Andiamo!

Punti del percorso "Itinerario dei Castelli"

INIZIO

Da qui comincia l’Itinerario dei Castelli. Il castello di Loarre è l’esempio di romanico militare meglio conservato in Europa e un edificio di valore storico e artistico di valore inestimabile.

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Da qui comincia l’Itinerario dei Castelli. Il castello di Loarre è l’esempio di romanico militare meglio conservato in Europa e un edificio di valore storico e artistico di valore inestimabile.

Castello di Loarre local_hotelrestaurant

Questa significativa fortezza, costruita tra i secoli XI e XII, sorge nelle vicinanze di Ayerbe. Loarre è il castello più grandioso e spettacolare dell’Aragona ed è considerato il castello romanico meglio conservato d’Europa. La fortezza, che difendeva la frontiera del regno di Aragona, divenne in seguito palazzo reale e poi monastero.

Dal punto de vista architettonico è uno degli esempi più compiuti di arte romanica in Spagna ed Europa. Occupa una posizione spettacolare su un elevato sperone roccioso ed è circondato, a sud, da mura del XIII secolo, mentre la roccia protegge gli altri lati. Una passeggiata al suo interno, a oltre mille metri di altezza, rappresenta un vero e proprio viaggio nel Medioevo. Percorrere i corridoi, i torrioni e le segrete ci farà sognare leggende di cavalieri medievali, regine affacciate ai balconi ed epoche di vita dura e austera in un luogo d’impressionante bellezza. Dal belvedere della regina (Mirador de la Reina) si può ammirare un meraviglioso panorama della Hoya de Huesca.

Punto 1

Dal Castello di Loarre scendi fino al borgo di Loarre e prendi la A-1206 in direzione sud fino ad Ayerbe. Il tragitto è di 12,3 km.

near_me Punto 1

Dal Castello di Loarre scendi fino al borgo di Loarre e prendi la A-1206 in direzione sud fino ad Ayerbe. Il tragitto è di 12,3 km.

Ayerbe local_hotellocal_gas_stationrestaurant

La cittadina di Ayerbe è il centro nevralgico del notevole ambiente naturale e complesso culturale del Reino de los Mallos. È un luogo storico e monumentale annidato in prossimità del fiume Gallego, ai piedi del monte San Miguel e di fronte alla Sierra de Loarre. Passeggiando tra le sue vie si possono ammirare magnifiche ville e palazzi. Nel suo centro storico spicca la torre di San Pedro, del XII secolo. Le due piazze del paese si organizzano intorno al palazzo dei Marchesi di Ayerbe, in stile gotico-rinascimentale.

La Iglesia de San Pedro possiede un interessante museo religioso e un organo della metà del XIX secolo. Qui passò la maggior parte della sua infanzia e giovinezza il più importante scienziato spagnolo e premio Nobel per la medicina, Santiago Ramón y Cajal. Oggi la sua casa è ufficio del turismo e centro studi della sua vita e opera.

Ad Ayerbe troviamo storia, arte e ricchezza paesaggistica, ma anche tradizioni, frequenti attività culturali, gastronomia, (non si può non assaggiare la famosa pasticceria di Ayerbe) e la flora e la fauna così speciali del Reino de los Mallos. Inoltre la zona è adatta per fare trekking e sport d’avventura.

Punto 2

Esci da Ayerbe dalla strada Plaza Aragón (la A-132). Prosegui lungo Avenida Duque de Bivona e imbocca la calle vial 5 polígono industrial de Ayerbe, la A-1202. Da lì in poi non lasciare la A-1202: percorrila in direzione ovest fino a Santa Eulalia de Gállego. In questo tratto di 8,5 km si attraversa il fiume Gállego.

near_me Punto 2

Esci da Ayerbe dalla strada Plaza Aragón (la A-132). Prosegui lungo Avenida Duque de Bivona e imbocca la calle vial 5 polígono industrial de Ayerbe, la A-1202. Da lì in poi non lasciare la A-1202: percorrila in direzione ovest fino a Santa Eulalia de Gállego. In questo tratto di 8,5 km si attraversa il fiume Gállego.

Santa Eulalia de Gállego/Santolaria de Galligo local_hotel

Anche Santa Eulalia, nelle vicinanze di Ayerbe, fa parte del Reino de los Mallos. Il suo centro storico sorge su un fianco del colle di San Pedro. Dalle sue vie elevate si godono meravigliose viste degli splendidi paesaggi composti dal fiume Gállego e dai maestosi Mallos.

Il borgo conserva notevoli esempi dell’architettura popolare della zona, tra cui spiccano alcuni edifici nobiliari impreziositi da stemmi in pietra. La chiesa, originariamente romanica, ha subito modifiche nel XVII secolo. All’interno sono da notare la pala dell’altare maggiore del XVII secolo, una scultura lignea barocca di Cristo e l’immagine di San Rocco della fine del XVI secolo. Attualmente Santa Eulalia de Gállego possiede la denominazione “Vinos de la Tierra Ribera del Gállego – Cinco Villas”.

Il borgo inoltre è una meta molto attraente dal punto di vista sportivo: è il luogo di imbarco e sbarco per gli sport acquatici nelle rapide del fiume Gállego e da qui è possibile partire per diversi percorsi di trekking, mountain bike e scalata sui vicini Mallos de Riglos.

Punto 3

In questo tratto procedi lungo lo stesso percorso. Da Santa Eulalia de Gállego percorri la A-1202 per 18,3 km fino a Fuencalderas.

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In questo tratto procedi lungo lo stesso percorso. Da Santa Eulalia de Gállego percorri la A-1202 per 18,3 km fino a Fuencalderas.

Fuencalderas local_hotel

A 6 Km da Biel, il piccolo borgo di Fuencalderas sorge sul versante meridionale dell’Area protetta della Sierra de Santo Domingo. L’attrattiva principale è l’ambiente naturale, dal momento che la varietà di quota del territorio dà luogo a una grande diversità forestale. Il centro storico ospita edifici interessanti. Le sue peculiarità sono l’organizzazione interna, basata su una successione di piccole piazze, e gli edifici, che ancora conservano in perfetto stato l’antica fisionomia.

La attuale Iglesia de Nuestra Señora de la Esperanza presenta una varietà di stili, a causa del tempo trascorso durante la sua costruzione, anche se nell’insieme potrebbe risalire al XVI secolo. A 10 km dall’abitato, in quelli che si suppone siano i resti della chiesa dell’antico villaggio di Liso, sorge la Ermita de San Miguel de Liso. In questo luogo tranquillo scopriamo l’eremo con i resti dell’abside romanica, una fontana con il nome del santo e uno splendido panorama.

Punto 4

Prosegui sulla A-1202 in direzione nordovest per 6,7 km.

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Prosegui sulla A-1202 in direzione nordovest per 6,7 km.

Biel local_hotelrestaurant

Il borgo di Biel sorge ai piedi dell’Area protetta della Sierra de Santo Domingo, sulla sponda sinistra del fiume Arba de Biel. L’abitato si estende intorno al suo maestoso castello-fortezza e alla chiesa di San Martín.

Il Castello conserva una notevole torre dell’XI secolo costruita secondo l’insolita tipologia del donjon francese. La chiesa, ricostruita nel XVI secolo, è stata eretta su una chiesa romanica precedente, della quale rimangono importanti vestigia, come alcuni resti di pittura murale. Possiede un’unica navata con splendide volte a crociera.

Molto importante e ben conservato è il quartiere ebraico (judería), il secondo per importanza della comarca. Questo quartiere si può considerare un caso eccezionale, dato che oltre la metà della popolazione di Biel era ebrea all’inizio del XV secolo.

Poco più avanti troviamo suggestivi esempi di architettura popolare: casa Manolete, casa Fuertes, casa Galán… È notevole anche l’ambiente naturale, dato che oltre l’80% del territorio comunale è occupato da boschi.

Punto 5

In questo tratto la A-1202 si dirige verso sudovest uscendo da Biel, per poi risalire più avanti. Prosegui per 14,7 km fino a Luesia.

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In questo tratto la A-1202 si dirige verso sudovest uscendo da Biel, per poi risalire più avanti. Prosegui per 14,7 km fino a Luesia.

Luesia local_hotelrestaurantlocal_gas_station

A sud della Sierra de Santo Domingo sorge questo splendido borgo medievale dal ricco patrimonio storico e artistico. L’agglomerato urbano è dominato dai simboli del potere spirituale e materiale del Medioevo: la chiesa e il castello. La monumentale Iglesia de San Salvador sorge addossata ai resti del castello ed è stata costruita in diverse fasi. Al suo interno si trova una cripta del XI secolo e all’esterno spiccano una spettacolare facciata romanica e un’abside dall’aspetto difensivo. Il castello, che domina il borgo, è uno degli elementi più caratteristici del paesaggio locale. Un altro edificio religioso di notevole interesse è la Iglesia de San Esteban, edificata direttamente sulla roccia, con un’abside semicircolare di chiara impronta romanica. Restaurata di recente, accoglie al suo interno un museo d’Arte Religiosa. Nell’abitato si segnalano l’antico quartiere ebraico e il municipio (ayuntamiento), con la sua sobria facciata in pietra squadrata.

A pochi metri dal camping de Pigalo sorge il Pozo Pigalo, una grande pozza d’acqua circondata da enormi formazioni rocciose che compongono vere e proprie pareti naturali di pietra. L’Area protetta della Sierra de Santo Domingo possiede innumerevoli luoghi di interesse paesaggistico, ecologico, culturale e storico.

Punto 6

Esci da Luesia prendendo la A-1202 e poco dopo incrocerai il fiume Arba de Luesia. Il percorso è di 12,7 km fino a Uncastillo.

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Esci da Luesia prendendo la A-1202 e poco dopo incrocerai il fiume Arba de Luesia. Il percorso è di 12,7 km fino a Uncastillo.

Uncastillo local_hotelrestaurant

Con le sue sei chiese romaniche, Uncastillo è considerato il miglior complesso romanico del XII secolo in Spagna e uno dei complessi monumentali più notevoli del Medioevo. Il borgo conserva tutto il sapore medievale che gli conferiscono le sue magnifiche chiese e i resti della cinta muraria, su cui si erge la Torre del Homenaje (mastio).

Le vie ripide, le case signorili e l’antico quartiere ebraico creano un’atmosfera sospesa nel tempo. La facciata meridionale della Iglesia de Santa María è considerata una delle più interessanti del romanico spagnolo e costituisce un meraviglioso museo di scultura a cielo aperto. All’interno della Iglesia de San Martín sorge il centro di Interpretazione di Arte Religiosa dei Prepirenei. Inoltre, l’austera Iglesia de San Juan possiede notevoli pitture murali romaniche.

Residenze signorili come il municipio rinascimentale con la sua imponente facciata, il palazzo gotico di Martín el Humano e la Lonja (luogo di mercato e riunioni) si aggiungono alla ricchezza artistica del borgo. Eretto sulla Peña de Ayllón, il castello è l’emblema del paese. Nel borgo è presente una notevole concentrazione di artigiani che creano oggetti e prodotti con la cura di un tempo.

Punto 7

Esci da Uncastillo per la CV-841 in direzione nord e prosegui lungo la strada per 23,5 km. Verso l’ultimo quarto del percorso dovrai girare a destra per imboccare la A-127.

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Esci da Uncastillo per la CV-841 in direzione nord e prosegui lungo la strada per 23,5 km. Verso l’ultimo quarto del percorso dovrai girare a destra per imboccare la A-127.

Sos del Rey Católico local_hotellocal_gas_stationrestaurant

Sos è una delle località più settentrionali delle Cinco Villas e uno dei complessi più monumentali, suggestivi e rappresentativi dell’Aragona.

Culla di re e set di film, questo borgo è stato dichiarato Conjunto Histórico (bene storico) e compare nella lista dei paesi più belli di Spagna. Passeggiando per le sue vie possiamo ammirare case in pietra con travi in legno, angoli segreti, facciate con stemmi, finestre di ispirazione gotica… oltre a un notevole patrimonio artistico e architettonico.

Nel palazzo dei Sada nacque il re Ferdinando il Cattolico. Alle spalle del palazzo, una trentina di case attorno all’incantevole Plaza de la Sartén formano l’antico quartiere ebraico. Su Plaza de la Villa sorgono due edifici monumentali: il Municipio (Ayuntamiento) e il Collegio Isidoro Gil de Jaz. Il terzo lato è occupato da evocativi portici in pietra dove si svolgeva il mercato (rimangono ancora il foro in cui si appendeva la bilancia e l’asta delle misure incisa sulla parete). Tra gli edifici romanici spiccano le chiese di San Martín de Tours e San Esteban. Sulla cima sorgono la lonja (luogo di mercato e riunioni) medievale e la solitaria Torre del castello, da cui si gode un panorama spettacolare.

Punto 8

Esci da Sos del Rey Católico prendendo la A-127 in direzione sud. Alla rotonda prendi la prima uscita per la CV-868 e prosegui fino a Sofuentes. Il tratto è lungo 16 km.

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Esci da Sos del Rey Católico prendendo la A-127 in direzione sud. Alla rotonda prendi la prima uscita per la CV-868 e prosegui fino a Sofuentes. Il tratto è lungo 16 km.

Sofuentes local_hotelrestaurant

Dopo aver abbandonato Sos e aver attraversato il piccolo abitato di Mamillas, si arriva a Sofuentes. L’abbondanza di resti romano-imperiali in questa comarca lascia intuire la prolungata presenza di un clan familiare abbastanza abbiente da costruire non solo imponenti mausolei, ma anche strutture termali moderne e complesse, come quella dei Bañales de Uncastillo.

Passeggiando per le strade di questo piccolo borgo ubicato nei pressi dell’antica Via Augusta, sorprende scoprire che le case conservano altari, iscrizioni sulle porte, balconi con capitelli corinzi, pietre miliari nei giardini ed epigrafi sepolcrali, che formano un vero e proprio museo a cielo aperto. Tra gli edifici spicca un interessante torrione medievale con archi acuti e feritoie. Il Convento de los Escolapios è un complesso di dépandance del XVII secolo con una piccola chiesa barocca. La Iglesia de San José de Calasanz conserva una scultura lignea gotica della Madonna col bambino e un Cristo barocco del XVIII secolo.

    Punto 9

    Da Sofuentes imbocca la CV-868 in direzione sudest fino a Castiliscar. Il tratto è lungo 7,8 km.

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    Da Sofuentes imbocca la CV-868 in direzione sudest fino a Castiliscar. Il tratto è lungo 7,8 km.

    Castiliscar restaurant

    Castiliscar occupa un altipiano roccioso intorno al quale si radunano le case, con un’organizzazione molto simile a quella di Uncastillo. Il borgo cela tra le sue vie un grande patrimonio storico e artistico.

    Qui passava la via romana che collegava Caesaraugusta (Saragozza) e Pompaelo (Pamplona). La località conserva il tracciato medievale e l’antico abitato, nel quale si possono ammirare diversi edifici. Del castello, eretto su un altipiano roccioso per la difesa del territorio, rimane la torre, riutilizzata come campanile dell’attuale Ermita del Santo Cristo. La chiesa parrocchiale romanica venne costruita insieme al castello nel XII secolo. Al suo interno si trova il bene artistico più importante del borgo: un magnifico sarcofago paleocristiano che oggi funge da altare maggiore. È un manufatto del IV secolo in marmo di Carrara, di straordinaria qualità artistica e in eccellente stato di conservazione.

    Risulta inoltre interessante il Museo de la Orden de San Juan, che illustra la storia della località e i suoi rapporti con i paesi vicini, in cui quest’Ordine medievale possedeva beni e diritti.

    Nei dintorni, l’embalse de la Estanca è una zona umida adattata luogo di svago.

    Punto 10

    Procedi verso sud lungo la A-127 fino a Sádaba. Il tratto è di 12,1 km.

    near_me Punto 10

    Procedi verso sud lungo la A-127 fino a Sádaba. Il tratto è di 12,1 km.

    Sádaba local_hotellocal_gas_stationrestaurant

    Sádaba è un borgo di indubbio sapore medievale che sorge sulle pianure delle Cinco Villas. Il profilo della località è reso inconfondibile dal magnifico castello, uno dei più imponenti e rappresentativi dell’epoca in Aragona. Risalente al XIII secolo, questo edificio dall’aspetto sobrio e al tempo stesso maestoso, si erge su un piccolo colle che domina il borgo.

    Una passeggiata nel centro storico permette di scoprire i resti delle mura medievali, l’intrico di vie, la sobrietà degli edifici e la bellezza di alcuni palazzi nobiliari. L’altro monumento principale della località è l’elegante Iglesia de Santa María, uno dei migliori esempi di architettura gotica in Aragona. All’esterno, un bel campanile in misurato ed elegante stile gotico completa l’insieme.

    Sádaba conserva sul suo territorio due importanti resti di epoca romana: la facciata del mausoleo degli Atilii, del II secolo, e i resti del mausoleo della Sinagoga, del IV secolo. Nei dintorni, la chiesa di Puylampa presenta una splendida facciata romanica.

    Punto 11

    Procedi lungo la A-127 verso sudest lungo un tratto praticamente retto di 21,5 km.

    near_me Punto 11

    Procedi lungo la A-127 verso sudest lungo un tratto praticamente retto di 21,5 km.

    Ejea de los Caballeros local_hotelrestaurantlocal_gas_station

    Ejea è una delle località più popolose dell’Aragona e la capitale della comarca delle Cinco Villas.

    All’arrivo ci riceve la chiesa-fortezza di San Salvador con la sua torre merlata. All’interno, brilla di luce propria la pala dell’altare maggiore, che offre un repertorio unico di immagini della vita quotidiana nel XV secolo. Proseguendo lungo le tre arterie principali del centro storico, passiamo accanto a edifici in stile rinascimentale aragonese. Dalla Plaza de España saliamo fino alla Iglesia de Santa María. Conserva elementi romanici come l’abside e la facciata meridionale, mentre la torre-campanile venne costruita in seguito. Questa zona era anche il quartiere ebraico della città, considerato il quinto per importanza di tutta l’Aragona. La Iglesia de Nuestra Señora de la Oliva, in stile barocco popolare, chiude l’altra estremità del centro storico.

    Uscendo da Ejea, sulla strada verso Rivas, sorge il museo dell’Apicultura. Un ambiente naturale da visitare è il Moncayuelo, una laguna che consente di fare lunghe passeggiate nei quasi 40 ettari di superficie che la circondano.

    Punto 12

    Imbocca la A-125 in direzione est per 16,9 km. È la cosiddetta Carretera de Erla.

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    Imbocca la A-125 in direzione est per 16,9 km. È la cosiddetta Carretera de Erla.

    Erla restaurantlocal_gas_station

    A 15 km da Ejea, si erge su un colle il borgo di Erla. Il paese si estende ai piedi del monte Corona, sulla cui cima sorgono i resti di un antico castello. Alcuni metri sotto il castello si trova la Ermita de la Virgen de la Corona, restaurata ma originariamente romanica. Al centro storico si accede tramite l’arco sotto la gotica Torre del Señorío de los López de Gurrea. La torre, che risale al XV secolo, è una delle più importanti della provincia. È adiacente alla parrocchia di Santa María ed è il prototipo locale degli edifici con finalità residenziali e di difesa. La Iglesia de Santa María e il campanile formano un complesso in stile protogotico che risale alla metà del XIII secolo. Al suo interno spiccano le pale d’altare della Madonna della Corona e di San Giovanni Battista.

    Punto 13

    Imbocca la A-125 uscendo da Erla lungo la Avenida Goya. Alla rotonda prendi la terza uscita in direzione Luna, entrando così nella A-1103. Percorri la A-1103 per 1 km e gira a destra per prendere la strada che ti porta a destinazione.

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    Imbocca la A-125 uscendo da Erla lungo la Avenida Goya. Alla rotonda prendi la terza uscita in direzione Luna, entrando così nella A-1103. Percorri la A-1103 per 1 km e gira a destra per prendere la strada che ti porta a destinazione.

    Nuestra Señora de Monlora restaurant

    A 5 km da Luna, il Santuario de la Virgen de Monlora sorge su uno spettacolare altipiano che spicca tra le pianure della comarca delle Cinco Villas. È il luogo più noto ed emblematico di Luna, dedicato alla sua patrona (famosa per rendere miracolosa l’acqua dei pozzi del monastero). L’edificio fu costruito nel 1500, poi ristrutturato e modificato nel 1762. Dalla sua costruzione venne abitato dai francescani fino al 1837. Nella chiesa del santuario (S. XVIII) spiccano la pala dell’altare maggiore, quattro tele di José Luzán (maestro di Goya) e una preziosa scultura in legno dell’Ecce Homo. Degno di nota è il portico gotico fiammeggiante del chiostro. Dall’alto è possibile vedere all’orizzonte i bianchi Pirenei, i monti dei Pre-Pirenei, i Mallos de Riglos, il Moncayo, la Hoya de Huesca e tutta la comarca di Cinco Villas fino alla Navarra.

    Punto 14

    Torna a imboccare la A-1103 e alla rotonda prendi la terza uscita per proseguire sulla A-125 fino a Valpalmas. L’intero tratto è di 12,3 km.

    near_me Punto 14

    Torna a imboccare la A-1103 e alla rotonda prendi la terza uscita per proseguire sulla A-125 fino a Valpalmas. L’intero tratto è di 12,3 km.

    Valpalmas restaurant

    Valpalmas sorge in un’agreste gola attraverso cui si dipanava la strada medievale da Luna a Huesca.

    La località ospita grandi edifici nobiliari in stile aragonese e la casa in cui visse da bambino il premio Nobel per la medicina Santiago Ramón y Cajal. Il centro culturale a lui dedicato raccoglie e illustra diversi aspetti del grande ricercatore attraverso documenti grafici e scritti. Passeggiando tra le strade del borgo possiamo ammirare anche la Iglesia de San Hipólito, con elementi romanici e costruzioni in pietra squadrata.

    Nei pressi di questa località è possibile visitare un curioso ambiente noto come los Aguarales de Valpalmas. Gli Aguarales costituiscono un paesaggio dalle forme capricciose, prodotto sul terreno argilloso dalla pioggia, dal vento e dal tempo, che hanno modellato queste suggestive formazioni note anche come Camini delle fate. Un museo di sculture, dove lasciar volare l’immaginazione per apprezzare ogni scorcio di questa città di fango che, per estensione e bellezza, non ha paragoni nel resto della Spagna.

    Fine itinerario

    Da Valpalmas imbocca la CV-613 uscendo da Calle Nueva e prosegui per 6,8 km fino ad arrivare a destinazione. Da qui potrai prendere l’Itinerario “Re d’Aragona” nel tratto tra Puendeluna e Nuestra señora del Salz.

    near_me Fine itinerario

    Da Valpalmas imbocca la CV-613 uscendo da Calle Nueva e prosegui per 6,8 km fino ad arrivare a destinazione. Da qui potrai prendere l’Itinerario “Re d’Aragona” nel tratto tra Puendeluna e Nuestra señora del Salz.

    Piedratajada

    Questa piccola località deve il suo nome all’enclave roccioso in cui sorge. Il centro storico è formato da un gruppo di antichi edifici nobiliari in pietra, che rappresentano buona parte delle costruzioni del paese. Tra le case sorge la Iglesia parroquial de San Sebastián del XIV secolo. È una chiesa in stile gotico-levantino, con una sola navata e un presbiterio con un tratto retto e un altro poligonale, a cui si accede da un arco trionfale. Al suo interno ospita pale d’altare di grande interesse, come quella di san Sebastiano del XVI secolo in stile manierista o quelle della Madonna.

    La località conserva due peirones (capitelli monolitici): il Pilar de la Cruz, nell’omonima piazza, e quello di San Isidro, fuori dal paese. Sempre nelle vicinanze si conserva un antico pozzo per il ghiaccio. Nei pressi di Piedratajada sono ancora visibili i resti delle antiche miniere di rame e dei giacimenti archeologici, come quello di San Melorge.