Itinerario Passi del Silenzio

Questo itinerario si addentra tra le verdi terre del Maestrazgo e i monti e le valli della comarca di Gúdar-Javalambre. Queste zone sono depositarie di una notevole eredità storica e di un ricco patrimonio architettonico e culturale, che conferiscono loro un’identità molto peculiare. I borghi e i paesi del Maestrazgo si arrampicano su un terreno dall’orografia complessa, dove si susseguono monti, dirupi, vette maestose e fertili pianure. Le estese pinete, le sobrie brughiere, le strette coste e le nude pareti rocciose formano un ampio ventaglio di spazi naturali di grande valore ambientale e paesaggistico. La Comarca Gúdar-Javalambre è caratterizzata dalla presenza di un massiccio montuoso appartenente al Sistema Iberico: le sierras di Gúdar e Javalambre. Sono terre privilegiate per la loro abbondanza di luoghi pittoreschi, dove troviamo paesi murati dall’antica trama urbana, con chiese ed eremi romanici e gotici, castelli e ponti medievali. Un viaggio che rende ogni scoperta un’esperienza indimenticabile.

Dati interessanti

  • Distanza:
    247 km

    Tempo stimato senza fermate :4 h 43 min

    Tappe consigliate :3

Tappe consigliate

    1. Mora de Rubielos – Fortanete
    2. Fortanete – Organos de Montoro – Cantavieja
    3. Cantavieja – Rubielos de Mora
    1. Rubielos de Mora – Cantavieja
    2. Cantavieja – Organos de Montoro – Fortanete
    3. Fortanete – Mora de Rubielos

Mappa dell'itinerario

Indicazioni e punti di interesse

Congratulazioni, stai per assaporare l'itinerario Slow Driving "Itinerario Passi del Silenzio".
Segui le indicazioni che ti proponiamo di seguito e non perdere nemmeno un dettaglio di questi luoghi meravigliosi. Andiamo!

Punti del percorso "Itinerario Passi del Silenzio"

INIZIO

Mora de Rubielos è un borgo monumentale situato nel cuore della comarca Gúdar-Javalambre, in provincia di Teruel. Si trova a 45,4 km da Teruel prendendo la N-234 e poi la A-232. Qui comincia l’itinerario “Passi del silenzio”.

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Mora de Rubielos è un borgo monumentale situato nel cuore della comarca Gúdar-Javalambre, in provincia di Teruel. Si trova a 45,4 km da Teruel prendendo la N-234 e poi la A-232. Qui comincia l’itinerario “Passi del silenzio”.

Mora de Rubielos local_hotelrestaurantlocal_gas_station

Il paese di Mora de Rubielos, dichiarato Conjunto Histórico (Bene storico) è abbarbicato sulla Sierra de Gúdar, sulla sponda sinistra del fiume Mora.

Uno dei suoi principali edifici storici è il castello, che svetta sull’abitato dall’alto del promontorio. Questo castello-palazzo è un’imponente costruzione civico-militare in stile gotico mediterraneo e uno dei castelli meglio conservati dell’Aragona. La colegiata de Santa María (XIV secolo) è un tesoro architettonico in stile gotico che sorge proprio ai piedi del castello. All’interno spicca un coro di grande valore artistico con opere in ferro del XV secolo. La località vanta anche cinque eremi costruiti tra i secoli XVII e XVIII. Grazie alla sua storia, Mora de Rubielos possiede un centro storico unico, con quartieri dall’evidente tracciato medievale. Spiccano edifici come l’Ayuntamiento (municipio), opera del XVII secolo in stile herreriano, e abitazioni di grande valore artistico. Nella Calle de las Parras si conservano i migliori esempi di case storiche. Da Mora de Rubielos partono numerosi sentieri che attraversano parte della Sierra de Gúdar e permettono di ammirare l’ambiente.

Punto 1

Per arrivare ad Alcalá de la Selva esci da Mora de Rubielos da nord percorrendo la A-228 fino a destinazione. Il tragitto è di 18,7 km.

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Per arrivare ad Alcalá de la Selva esci da Mora de Rubielos da nord percorrendo la A-228 fino a destinazione. Il tragitto è di 18,7 km.

Alcalá de la Selva local_hotelrestaurantlocal_gas_station

Alcalá de la Selva sorge nel cuore della Sierra de Gúdar, nella parte alta del corso del fiume Alcalá. Questo bel paese dal passato medievale si caratterizza per lo splendido profilo, che presenta una successione di case nobili affacciate sulla valle. Senza dubbio è uno dei complessi urbani più belli della sierra e di tutta la zona.

Ubicato nella parte alta del Cerro Norte, il castello è l’edificio più rappresentativo della località. Da notare la restaurata torre del homenaje (mastio). La chiesa parrocchiale è, insieme al castello, la costruzione di maggior valore storico e artistico della località. Spicca per le grandi dimensioni e per la torre, la cui sagoma si staglia nitida nell’insieme. Altri edifici di interesse sono le Ermitas di San Roque e di Loreto (adiacenti), l’humilladero (un piccolo luogo di preghiera e una delle poche costruzioni di questo tipo in Spagna) e il Santuario de la Virgen de la Vega, con notevoli volte dipinte. La Calle Hispanoamérica presenta un buon esempio della ben conservata architettura popolare di Alcalá.

Punto 2

Prosegui il percorso del tratto precedente. Esci da Alcalá de la Selva dalla A-228 in direzione nord. Percorri 6,6 km e gira a destra per imboccare la TE-V-8023. Prosegui fino a Gúdar. Il tragitto è di 10,3 km in totale.

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Prosegui il percorso del tratto precedente. Esci da Alcalá de la Selva dalla A-228 in direzione nord. Percorri 6,6 km e gira a destra per imboccare la TE-V-8023. Prosegui fino a Gúdar. Il tragitto è di 10,3 km in totale.

Gúdar local_hotelrestaurant

Il borgo si affaccia su uno sperone roccioso coronato dalla Peña Magdalena, uno spettacolare belvedere dal quale si possono ammirare meravigliosi panorami della valle del fiume Alfambra. L’abbondanza di pinete e pascoli caratterizza questo tipico paesaggio di montagna, ricco di angoli pittoreschi punteggiati da abbondanti sorgenti.

L’abitato, che si annida ai piedi della rupe, presenta diversi edifici di interesse, come le case signorili del XVI secolo, con archi a tutto sesto in pietra squadrata, grate in ferro battuto e sporti in legno. La chiesa dedicata a Santa Barbara è costruita secondo il gusto neoclassico del XVIII secolo, con tre navate e un campanile che parte da terra. L’Ayuntamiento (municipio), un edifico semplice, lucido e dipinto di bianco, è uno dei punti da cui si godono le viste migliori. Come accade nel resto della Comarca di Gúdar-Javalambre, il cielo di Gúdar è considerato uno dei migliori dell’emisfero nord per le osservazioni astronomiche, data l’assenza di inquinamento luminoso.

Punto 3

Rientra sulla A-228 in direzione nord. Percorrila per 10,3 km fino a un incrocio; lì gira a destra prendendo la A-226 in direzione ovest ed entrerai ad Allepuz.

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Rientra sulla A-228 in direzione nord. Percorrila per 10,3 km fino a un incrocio; lì gira a destra prendendo la A-226 in direzione ovest ed entrerai ad Allepuz.

Allepuz local_hotelrestaurant

Tra le sierras di Gúdar e del Maestrazgo, Allepuz è incastonato sul fianco di un monte, molto vicino alla confluenza tra il fiume Sollavientos e il fiume Blanco. Notevole il suo centro storico con diversi edifici in pietra che evocano epoche passate, come la Casa Grande, uno splendido palazzo costruito nel XVI secolo e che oggi ospita una foresteria dell’Aragona. Spicca anche l’Ayuntamiento (municipio), una semplice costruzione barocca del XVIII secolo, con un tipico trinquete aragonese nella parte bassa che fungeva da spazio di socializzazione, mercato e campo per il gioco della palla.

Tuttavia, l’edificio più notevole per le sue dimensioni è la Iglesia de la Purificación, che occupa gran parte della piazza. Un altro edificio di interesse è la Ermita del Loreto, all’ingresso del paese. I dintorni dell’abitato presentano ambienti naturali di rara bellezza. Tra Villarroya de los Pinares e Allepuz sorge il cosiddetto Camino de los Pilones. È un percorso storico, un tratto dell’antica Strada Reale tra Teruel e Valencia e l’unico con queste caratteristiche conservato in tutta la sua estensione in Aragona. La caratteristica principale di questo percorso lungo 6 km è la presenza di grandi piloni (attualmente se ne conservano 113) dell’altezza di due metri e mezzo per non perdersi a causa del vento, della neve e della nebbia.

Punto 4

Da Allepuz prosegui lungo la A-226 per 8,4 km fino a Villaroya de los Pinares.

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Da Allepuz prosegui lungo la A-226 per 8,4 km fino a Villaroya de los Pinares.

Villarroya de los Pinares local_hotelrestaurant

Villarroya sorge nella parte alta del corso del fiume Guadalope, nella Sierra de Gúdar. La maggior parte del centro storico si estende su un pedio sulla sponda sinistra del fiume. Conjunto Histórico (Bene storico) per la sua imponenza e il buono stato di conservazione, il centro storico è un ottimo esempio di architettura medievale e rinascimentale del Maestrazgo.

Di grande interesse è l’imponente Iglesia de la Asunción, opera gotica restaurata nel 1604 secondo i canoni rinascimentali su iniziativa di Francisco Peña. Adiacente alla chiesa si trova l’antico carcere, oggi Centro de Interpretación de la Orden de San Juan del Hospital nel Maestrazgo. Un altro edificio di grande interesse è l’Ayuntamiento (municipio) della fine del XVII secolo, che possiede la tipica struttura dei municipi della zona. La sua peculiarità è che vi si apre una porta della scomparsa cinta muraria. Gli altri edifici di interesse del paese sorgono alla periferia del centro storico, come la restaurata Torre difensiva del XV secolo, utilizzata come campanile, e due imponenti palazzi barocchi, Casa Peña e Casa Carreras, oltre a ottimi esempi di architettura popolare che ricordano il ricco passato del paese, legato al lavoro e al commercio della lana.

Il paesaggio di Villarroya è molto vario e presenta zone con dense pinete accanto a zone adibite a pascolo. Spicca l’ambiente delle sorgenti del fiume Guadalope, il fiume del Maestrazgo per eccellenza.

Punto 5

Prosegui lungo la A-226 per 18,1 km in direzione est fino a Fortanete.

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Prosegui lungo la A-226 per 18,1 km in direzione est fino a Fortanete.

Fortanete local_hotelrestaurant

La località sorge in una fertile pianura ai piedi di una collina, al centro della conca dell’alveo di Mal Burgo, alle sorgenti del fiume Pitarque. Il territorio è dominato da alti pascoli e, soprattutto, da estesi boschi di pini silvestri.

Il borgo, che in origine era protetto dal Castello, nel tempo si è spostato nella parte bassa del versante, con edifici di grande pregio che presentano archi a tutto sesto, imponenti sporti di gronda in legno e stemmi nobiliari sulle facciate. Il centro storico si organizza intorno alla Iglesia de la Purificación, chiesa barocca impreziosita dallo spettacolare campanile in pietra squadrata. Accanto sorge l’Ayuntamiento (municipio), un edificio in stile rinascimentale costruito nel XVI secolo, al quale sono stati aggiunti un porticato a tre archi e grandi scudi sulla facciata. Nei dintorni si possono ammirare varie case nobiliari, come quella dei Duchi di Medinaceli, con uno splendido balcone in stile rinascimentale, o quella dei Marchesi di Villasegura. Il fiume è attraversato da un pregevole ponte con una campata unica ad arco ribassato.

Punto 6

Esci da Fortanete seguendo la A-226 e percorrila per 8,2 km fino a imboccare la A-1702, girando a sinistra. Percorrila per 7,9 km fino a Cañada de Benatanduz.

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Esci da Fortanete seguendo la A-226 e percorrila per 8,2 km fino a imboccare la A-1702, girando a sinistra. Percorrila per 7,9 km fino a Cañada de Benatanduz.

Cañada de Benatanduz local_hotelrestaurant

Il paese è nato abbarbicato su una gola del fiume Cañada, a Monjuí, uno sperone roccioso che si addentra nel dirupo. In seguito è cresciuto formando altre tre frazioni (barrios): La Villa, San Cristóbal e Santa Bárbara, che occupano zone meno scoscese.

A Monjuí, il nucleo più antico, si trovano i pochi resti delle fortificazioni e dell’antica chiesa, probabilmente di fattura romanica. Nel vicino barrio di La Villa sorgono gli edifici più monumentali: la Iglesia de la Asunción, di grandi dimensioni e in stile barocco, le antiche Casas Consistoriales (municipi) e l’Hospital de los Pobres (Ospedale dei poveri). La posizione nel cuore del Maestrazgo offre paesaggi straordinari: rupi scoscese, profondi dirupi e cime elevate, a cui si aggiungono le fitte pinete e i boschi fluviali. Il fiume Cañada scorre nel profondo canyon che circonda il paese e, a valle dell’abitato, in direzione di Villarluengo, genera una delle gole più belle della zona.

Punto 7

Da Cañada de Benatanduz prosegui lungo la A-1702 in direzione nord per 12,7 km fino a Villarluengo.

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Da Cañada de Benatanduz prosegui lungo la A-1702 in direzione nord per 12,7 km fino a Villarluengo.

Villarluengo local_hotelrestaurant

Villarluengo sorge al centro della comarca rurale del Maestrazgo. Nella parte alta dell’abitato sorgono le fortificazioni, delle quali si conservano un portale e alcuni tratti di mura. La Iglesia de Nuestra Señora de la Asunción è l’edificio più notevole per le sue dimensioni e per i due campanili che fiancheggiano la facciata. È stata costruita nel XIX secolo in stile neoclassico. Di fronte sorge la Casa Consistorial (municipio) della fine del XVI secolo, accanto all’antica Carnicería (macelleria). Nelle vicinanze, la Casa de los Beneytos è una delle tante ville di campagna che punteggiano il paese, come quelle dei Temprados e dei Garriga. Nelle vicinanze del centro si possono ammirare numerosi edifici di interesse, come la Ermita de San Bartolomé, di grandi dimensioni, e il Convento de Nuestra Señora de Monte Santo, del quale rimangono solo poche rovine. Altre costruzioni molto singolari sono le masserie fortificate, come la Torre Gorgue e la Torre Monte Santo.

Nelle vicinanze, nella località di Pitarque, scorre l’omonimo fiume dalle acque cristalline che sgorga impetuoso dalla roccia attraverso due sorgenti carsiche. Lungo il suo percorso il fiume ha scavato una gola fluviale dalle alte pareti verticali in cui si alternano profonde pozze di acque trasparenti e piccole cascate. I faraglioni calcarei, la forza dell’acqua e la vegetazione compongono uno splendido spettacolo ricco di forza e colori che vale la pena ammirare in questo meraviglioso angolo selvaggio del Maestrazgo.

Punto 8

Esci da Villarluengo prendendo la A-1702 e prosegui per 8,3 km fino al monumento naturale degli Órganos de Montoro.

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Esci da Villarluengo prendendo la A-1702 e prosegui per 8,3 km fino al monumento naturale degli Órganos de Montoro.

Órganos de Montoro

Questo straordinario ambiente naturale si trova nella zona orientale del Sistema Iberico, nei comuni di Ejulve e Villarluengo. Gli Órganos de Montoro sono una stupefacente struttura rocciosa formata da una mole di gigantesche guglie calcaree alte oltre duecento metri adiacenti al monte. Questo nome è dovuto alla somiglianza con le canne di un organo.

Queste curiose formazioni sono il risultato dei movimenti avvenuti durante l’orogenesi alpina degli strati calcarei del Cretaceo superiore, quando la roccia si è trovata in posizione verticale. In seguito l’acqua, il gelo, i venti e l’erosione fluviale hanno modellato la roccia producendo queste forme curiose. La vista migliore degli Órganos si ha dalla strada tra Ejulve e Villarluengo, all’altezza del Collado (valico) di Casa Mazuelos, dove sono disponibili alcuni pannelli interattivi sulla formazione di questo capriccio geologico che costituisce uno dei simboli del Maestrazgo più selvaggio.

Punto 9

Per tornare a Cantavieja riprendi la A-1702 passando per Villarluengo e Cañada de Benatanduz. Questo tratto è di 27,5 km, fino alla svolta a sinistra che ti porta sulla A-226. Prosegui lungo la A-226 fino Cantavieja. Questo tratto è di 28 km.

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Per tornare a Cantavieja riprendi la A-1702 passando per Villarluengo e Cañada de Benatanduz. Questo tratto è di 27,5 km, fino alla svolta a sinistra che ti porta sulla A-226. Prosegui lungo la A-226 fino Cantavieja. Questo tratto è di 28 km.

Cantavieja local_hotelrestaurantlocal_gas_station

Cantavieja è annidata a 1290 metri di altezza in un paesaggio splendido e selvaggio formato da grandi burroni. Anche se della cinta muraria si mantengono vari torrioni, l’insieme architettonico del borgo è notevole. Cantavieja è Conjunto Histórico (Bene storico) e fa parte dei paesi più belli di Spagna.

Una buona parte di questo splendido complesso sorge intorno alla porticata Plaza Mayor, considerata una delle più belle dell’Aragona. È presieduta dall’Ayuntamiento (municipio) del XVI secolo, con influenze gotiche. Il soffitto presenta una spettacolare lavorazione in legno (alfarje). Accanto sorge la Iglesia de la Asunción de Nuestra Señora, la chiesa più grande della comarca. L’insieme della piazza si completa con la Casa del Bayle e la Casa Zurita. Nella parte alta del paese sorge la gotica Iglesia de San Miguel, al cui interno si conserva il magnifico sepolcro gotico di Gonzalo de Funes. Altri edifici di interesse del borgo sono le ville nobiliari e la Ermita de Loreto, fuori dall’abitato.

Punto 10

Esci da Cantavieja in direzione nord prendendo la A-226 e prosegui fino a Mirambel. Il tragitto è di 12 km.

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Esci da Cantavieja in direzione nord prendendo la A-226 e prosegui fino a Mirambel. Il tragitto è di 12 km.

Mirambel local_hotelrestaurant

Cinto da mura, a 900 metri sul livello del mare, sorge il bellissimo borgo di Mirambel. Per la sua monumentalità e il suo perfetto stato di conservazione, il centro storico costituisce uno degli esempi più notevoli di architettura urbana medievale di tutta la Spagna. Non per niente è dichiarato Conjunto Histórico (Bene storico) ed è incluso nella lista dei paesi più belli di Spagna. Il borgo inoltre ha ricevuto la medaglia d’oro Europa Nostra, il riconoscimento più prestigioso a livello mondiale per i progetti in difesa del patrimonio culturale europeo.

La cinta muraria di Mirambel contiene oltre una trentina di edifici, spazi urbani ed  elementi difensivi di grande interesse storico: imponenti porte d’accesso difese da torrioni, chiese, il Convento de las Agustinas, palazzi impreziositi da imponenti sporti in legno ed eccellenti lavori in ferro, ville nobiliari, strade lastricate con ciottoli arrotondati… Una delle sue principali peculiarità è che tutto l’abitato si sviluppa dentro le mura, caratteristica che dà all’insieme l’aspetto di un paese rimasto fermo al Medioevo, praticamente inalterato da allora.

Punto 11

Uscendo da Mirambel, torna a Cantavieja; da lì prosegui in direzione sudest lungo la A-227. Continua fino a La Iglesuela del Cid.

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Uscendo da Mirambel, torna a Cantavieja; da lì prosegui in direzione sudest lungo la A-227. Continua fino a La Iglesuela del Cid.

La Iglesuela del Cid local_hotelrestaurant

La Iglesuela sorge ai piedi di una rupe e i dintorni formano uno dei migliori esempi di “architettura in pietra secca dell’Aragona”. Questo paesaggio è formato da circa 150 casette circondate da decine di chilometri di muri a secco e sentieri, tutto dichiarato Bene di interesse culturale. Il borgo, uno dei punti culminanti del Camino del Cid, è Conjunto Histórico (Bene storico) e tra i suoi molti pregi artistici spicca il meraviglioso complesso di architettura civile, con esempi eccezionali dal Medioevo al XVIII secolo.

Passeggiano nello splendido centro storico possiamo ammirare numerosi edifici, vie lastricate, nobili palazzi rinascimentali e numerosi esempi di architettura popolare. Attraversando un ammirevole arco ogivale si accede alla Plaza Mayor, formata dalla chiesa rinascimentale, la Casa del Blinque con il suo originale portico e gli archi gotici  dell’Ayuntamiento (municipio). Palazzo Matutano-Daudén, del XVIII secolo, è una delle foresterie più belle dell’Aragona e contiene un magnifico esemplare di scala imperiale. Il profilo esterno è dominato dalla Torre de los Nublos, che faceva parte dell’antico castello, e dalla torre barocca della chiesa. Meritano una visita la Casa Aliaga o Casa Grande, unico palazzo rinascimentale visitabile, e la Ermita de Nuestra Señora del Cid, dichiarata Bene di Interesse Culturale.

Punto 12

Esci da La Iglesuela del Cid da sud prendendo la A-227 ed entra nella Comunidad Valenciana sulla CV-173. Continua lungo la CV-173 in direzione sud fino a tornare in Aragona e prosegui lungo la A-1701 fino a Mosqueruela. Il tragitto è di 15 km in totale.

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Esci da La Iglesuela del Cid da sud prendendo la A-227 ed entra nella Comunidad Valenciana sulla CV-173. Continua lungo la CV-173 in direzione sud fino a tornare in Aragona e prosegui lungo la A-1701 fino a Mosqueruela. Il tragitto è di 15 km in totale.

Mosqueruela local_hotelrestaurantlocal_gas_station

Mosqueruela sorge nella Sierra de Gúdar, a 1.471 metri di altitudine e vicina al confine con la provincia di Castellón. Il borgo è circondato da pinete e possiede un ricco e vario patrimonio naturale. Spiccano la località nota come Pinar Ciego, per la densità di pini silvestri, e la Rambla de las Truchas, con un bosco misto ben conservato. Passeggiando per le sue vie incontriamo mura, torri, portoni e splendidi sporti, oltre a palazzi del XVI e XVII secolo. Grazie a questo patrimonio, Mosqueruela è stata dichiara Conjunto Histórico (Bene storico).

Il borgo presenta uno dei migliori esempi di mura medievali ottagonali rimasti sui monti di Teruel. Se le mura sono esemplari, non è da meno la grande qualità del suo sviluppo architettonico. La visita può cominciare dalla Plaza Mayor con la Iglesia de la Asunción, che presenta sia lo stile gotico sia il barocco. La cinta muraria è, insieme a quella di Mirambel, una delle meglio conservate in Aragona con le sue cinque porte, tra cui spicca quella dedicata a San Rocco.

Punto 13

Da Mosqueruela prosegui senza uscire dalla A-1701 fino a Linares de Mora. Il tragitto è di 17,1 km.

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Da Mosqueruela prosegui senza uscire dalla A-1701 fino a Linares de Mora. Il tragitto è di 17,1 km.

Linares de Mora local_hotelrestaurant

Situato nella Valle del fiume Linares, nel cuore della Sierra de Gúdar e circondato da montagne, il complesso urbano murato di Linares de Mora è dichiarato Conjunto Histórico (Bene storico). Il borgo è dominato dal castello ed era protetto da una cinta fortificata della quale si conservano vari tratti e tre porte. L’edificio di maggiore pregio è la Iglesia de la Inmaculada, il stile barocco e con il campanile curiosamente separato dalla chiesa. Uno dei particolari che rendono Linares un luogo unico è il colore chiaro delle case, che contrasta con i tetti di tegole rosse.

Vale la pena percorrere le sue strade per scoprire splendidi scorci e alcuni degli edifici più pregevoli, con grandi travi di legno, sporti di gronda, balconi e opere in ferro. La maggior parte degli edifici privati sono in muratura con la facciata imbiancata. Nei dintorni sorgono diversi eremi. Il ponte medievale sul fiume Linares è uno dei più antichi della provincia. Grazie alla sua posizione, Linares possiede un patrimonio naturale esuberante, in cui il pino fa da protagonista, e paesaggi fluviali eccezionalmente conservati.

Fine itinerario

Per terminare l’itinerario prosegui sulla A-1701 in direzione sud per 24,4 km. Nelle vicinanze di Rubielos de Mora passerai per Nogueruelas. A Rubielos de Mora, uno dei Paesi più belli di Spagna, termina l’itinerario “Passi del silenzio”.

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Per terminare l’itinerario prosegui sulla A-1701 in direzione sud per 24,4 km. Nelle vicinanze di Rubielos de Mora passerai per Nogueruelas. A Rubielos de Mora, uno dei Paesi più belli di Spagna, termina l’itinerario “Passi del silenzio”.

Rubielos de Mora local_hotelrestaurantlocal_gas_station

Rubielos de Mora si trova nella Sierra de Gúdar, su una pianura ondulata a 929 metri di altitudine. Oltre allo splendido complesso architettonico, il borgo spicca per la sua sorprendente varietà paesaggistica: le gole dei fiumi Mijares e Rubielos, verdi altipiani, e masserie, in un insieme di grande bellezza. Dichiarato Conjunto Histórico (Bene storico), il borgo è inserito nella lista dei “paesi più belli di Spagna”.

Immancabile una visita alla Ex colegiata de Santa María la Mayor e alla sua grande pala d’altare in stile gotico internazionale del XV secolo. L’edificio civile più imponente è l’eccezionale municipio, una bella opera rinascimentale con uno splendido porticato. Passeggiando per Rubielos scopriamo un’infinita di case nobiliari e piccoli palazzi su cui spiccano lavori in pietra e ferro. Inoltre, il paese ospita due conventi: quello dei Carmelitani, con il suo magnifico chiostro, e, fuori dalle mura, quello delle Madri Agostiniane. Il tutto incorniciato dalle mura che proteggevano il borgo e delle quali possiamo ancora ammirare due belle porte turrite.