Itinerario Cuore del Moncayo

Questo itinerario è dominato dall’imponente mole del Moncayo, una montagna austera e solitaria che i romani chiamavano Mons Caius. Questo gigante, con le sue nevi quasi perenni, è il picco più alto del Sistema Iberico e si erge come una frontiera invisibile tra la meseta castigliana e le steppe aragonesi della depressione dell’Ebro. In oltre 1500 metri di dislivello, la vegetazione varia dalle specie mediterranee a quelle di alta montagna.

La sorprendente varietà di zone bioclimatiche rende questa montagna un manuale di geobotanica a cielo aperto. Località come Tarazona, San Martín de la Virgen del Moncayo o Santa Cruz del Moncayo sono punti di partenza ideali per scoprire questo bellissimo Parco naturale. La sua  sorprendente faggeta è una delle più meridionali d’Europa e l’autunno è il periodo più spettacolare per apprezzare la ricchezza multicolore dei suoi boschi. Borghi come Calcena o Purujosa impreziosiscono il versante sud, il “volto nascosto” e meno conosciuto del Moncayo.

Dati interessanti

  • Distanza:
    174 km

    Tempo stimato senza fermate :3 h 47 min

    Tappe consigliate :2-3

Tappe consigliate

    1. Borja – Tarazona
    2. Tarazona – Vera de Moncayo – Monasterio de Veruela
    3. Monasterio de Veruela – Agramonte (Parque Natural del Moncayo) – Ainzón
    1. Ainzón – Agramonte (Parque Natural del Moncayo) – Monasterio de Veruela
    2.  Monasterio de Veruela – Vera de Moncayo – Tarazona
    3. Tarazona – Borja

Mappa dell'itinerario

Indicazioni e punti di interesse

Congratulazioni, stai per assaporare l'itinerario Slow Driving "Itinerario Cuore del Moncayo".
Segui le indicazioni che ti proponiamo di seguito e non perdere nemmeno un dettaglio di questi luoghi meravigliosi. Andiamo!

Punti del percorso "Itinerario Cuore del Moncayo"

INIZIO

Borja è un comune spagnolo nella comarca di Campo de Borja, in provincia di Saragozza. Si trova a 65 km da Saragozza.

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Borja è un comune spagnolo nella comarca di Campo de Borja, in provincia di Saragozza. Si trova a 65 km da Saragozza.

Borja local_hotelrestaurantlocal_gas_station

Attraversando la Borsao romana dall’Arco de la Carrera ci troviamo a Borja, un paese che conserva le tracce di tre culture: sefardita, islamica e cristiana. La collegiata è il risultato della sovrapposizione di stili, frutto di diverse ristrutturazioni e ampliamenti. Accanto a questo edificio si trova il Museo, in uno degli antichi ospedali della città, il Sancti Spiritus. Esattamente di fronte sorge la Casa de las Conchas. Costruita nel XVI secolo, è considerata la più importante della città. Il suo nome deriva dai chiodi forgiati a forma di conchiglia che punteggiano la facciata. Il Convento de la Concepción, in cui spiccano il chiostro e la chiesa decorata con splendidi affreschi, è l’espressione più compiuta del barocco nel borgo.

Nella Plaza del Mercado sorgono due notevoli edifici: il Palacio de los Angulo, con una spettacolare facciata, e il cosiddetto Torreón de los Borja. L’Ayuntamiento (municipio) è uno degli edifici più caratteristici dell’architettura aragonese del XVI secolo. Per le strade possiamo ammirare numerose case nobiliari dalle sobrie facciate con sottotetti lavorati, gallerie e portoni sotto archi a tutto sesto, costruite tra i secoli XVI e XIX.

Punto 1

Esci da Borja da Calle Cuesta del Sepulcro in direzione nordovest. Il tragitto è di 5,2 km ed è segnalato.

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Esci da Borja da Calle Cuesta del Sepulcro in direzione nordovest. Il tragitto è di 5,2 km ed è segnalato.

Santuario de Misericordia restaurant

A 5 chilometri dal centro di Borja, il Santuario de Misericordia è un luogo idilliaco sorto grazie alla fama della sua sorgente e alle pinete. Alle falde della Sierra del Moncayo, questo luogo offre la possibilità di ammirare un prezioso panorama da un vero e proprio affaccio con vista sulle campagne di Borja e la sua comarca, il cui paesaggio culturale è valso al borgo la denominazione di Espacio de Interés Turístico de Aragón. Nei dintorni partono diversi percorsi per passeggiate ed escursioni nei boschi.

Il santuario è un bell’edificio signorile in stile tipicamente aragonese, in mattoni, sul quale si possono distinguere le diverse fasi di costruzione. Notevoli sono il patio di ingresso del XVI secolo e una doppia scala barocca. Da qui si accede alla chiesa, che conserva un presbiterio pentagonale coperto da una volta a crociera.

L’elemento più notevole è la pala barocca dell’altare maggiore della secondo metà del XVIII secolo. Dentro la chiesa, su una delle pareti laterali, si può ammirare il dipinto che, per il suo particolare restauro, ha portato Borja in prima pagina su tutti i mezzi di cominicazione e ha provocato un’affluenza massiccia di visitatori: l’Ecce Homo. Da marzo 2016, il santuario ospita un centro studi in cui è possibile scoprire la singolare storia di questo restauro.

Punto 2

Dal Santuario de Misericordia esci in direzione nord per imboccare la CV-846. Supera El Buste e costeggia Cunchillos, alla cui altezza si susseguono tre rotonde: alla prima prendi la prima uscita, alla successiva prendi la seconda uscita e all’ultima prosegui dritto. Imbocca la A-679 e prosegui fino ad arrivare a Tarazona. Il tragitto è di 20,4 km in totale.

near_me Punto 2

Dal Santuario de Misericordia esci in direzione nord per imboccare la CV-846. Supera El Buste e costeggia Cunchillos, alla cui altezza si susseguono tre rotonde: alla prima prendi la prima uscita, alla successiva prendi la seconda uscita e all’ultima prosegui dritto. Imbocca la A-679 e prosegui fino ad arrivare a Tarazona. Il tragitto è di 20,4 km in totale.

Tarazona local_hotelrestaurantlocal_gas_station

Attraversata dal fiume Queiles, la cittadina di Tarazona è una delle località più belle e singolari dell’Aragona. La romana Turiaso è, oggi, un gioiello dello stile mudéjar. La cattedrale di Santa María de la Huerta è considerata la “Cappella Sistina del Rinascimento spagnolo”. Ammiriamo anche l’originale plaza de toros vieja dalla pianta ottagonale. La Iglesia de Santa María Magdalena è la chiesa più antica conservata a Tarazona e il suo campanile è il principale punto di riferimento del centro storico. Il palazzo arcivescovile, un tempo l’antica cittadella musulmana (zuda), era una residenza temporanea dei re aragonesi. Il medievale torrione nord ospita il Salón de los Obispos, coperto da un soffitto a cassettoni mudéjar. Nella Plaza del Mercado si può ammirare la monumentale facciata rinascimentale del Municipio (Ayuntamiento), il cui fregio mostra la cavalcata trionfale di Carlos V dopo la sua incoronazione a Bologna.

Il palazzo-giardino di Eguarás è stato costruito nel XVI secolo in stile rinascimentale e ampliato e ristrutturato in varie occasioni. Nel quartiere di Tórtoles sorge l’omonima moschea. Eretta a metà del XV secolo, è una delle opere più tardive della cultura musulmana nella Penisola. All’interno spicca il soffitto in legno di grande pregio. Una passeggiata sulle mura, tra le case sospese e nel magnifico quartiere ebraico, composto da stradine strette e sinuose, completa la visita a questa bella cittadina.

Punto 3

Esci da Tarazona da sudovest sulla N-122, senza uscire dalla città, e imbocca a sinistra la SO-382. Questo tratto è lungo 4,4 km. Da Santa Cruz sei molto vicino al Pozo de los Aines di Grisel (3,4 km) e al bellissimo borgo di Los Fayos (4,8 km)

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Esci da Tarazona da sudovest sulla N-122, senza uscire dalla città, e imbocca a sinistra la SO-382. Questo tratto è lungo 4,4 km. Da Santa Cruz sei molto vicino al Pozo de los Aines di Grisel (3,4 km) e al bellissimo borgo di Los Fayos (4,8 km)

Santa Cruz del Moncayo local_hotelrestaurant

La località di Santa Cruz sorge nelle vicinanze della cittadina di Tarazona, ai piedi del superbo Moncayo, circondata dagli spettacolari paesaggi che offre questa comarca. Il suo centro storico presenta l’architettura tipica dei paesi della zona, con interessanti tenute di campagna. Vicino al terreno dell’antica fortezza sorge la Iglesia de la Exaltación de la Santa Cruz, chiesa barocca eretta nel XVIII secolo. Notevoli sono due sculture in legno di Santa Barbara e San Michele.

Il sendero de pequeño recorrido (sentieri tra i 10 e i 50 km) PR-1 passa da Santa Cruz per poi dirigersi verso Los Fayos, Grisel o Tarazona; ogni percorso ha una durata di circa 40 minuti. Le montagne argillose che circondano la località rifornivano le botteghe dei vasai per cui era nota Santa Cruz, che in passato è arrivata a possedere decine di forni. Oggi si può visitare il Museo de la Alfarería, che spiega la grande importanza rivestita da questa attività nella vita economica del paese.

Punto 4

Esci da Santa Cruz del Moncayo dalla SO-382 verso sud, svolta a sinistra sulla la CV-610 e arriva a Trasmoz. Il tragitto è di 9,8 km.

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Esci da Santa Cruz del Moncayo dalla SO-382 verso sud, svolta a sinistra sulla la CV-610 e arriva a Trasmoz. Il tragitto è di 9,8 km.

Trasmoz local_hotelrestaurant

Alle falde del Moncayo, a pochi chilometri dal Monastero di Veruela, questa piccola località è sempre stata avvolta da leggende e storie misteriose, alcune delle quali ispirate dal suo castello. L’immaginazione popolare l’ha trasformato in un covo di streghe e diavoli, forse con lo scopo di tenere lontani i curiosi, dato che in passato vi si falsificavano le monete. Il poeta Gustavo Adolfo Bécquer, durante la sua permanenza nel Monastero, compose alcune leggende sul borgo e la sua fortezza.

Il castello è un edificio del XII secolo formato dal mastio, protetto da una piccola fortificazione e da un fosso. La zona esterna è protetta da un muro possente rinforzato con merli e feritoie. Nella restaurata Torre del homenaje (il mastio) è possibile visitare il Museo de la Torre y el Caballero e una parte dell’antico Museo della stregoneria.

Punto 5

Per raggiungere il borgo prosegui lungo la CV-610 in direzione est per 3,7 km.

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Per raggiungere il borgo prosegui lungo la CV-610 in direzione est per 3,7 km.

Vera de Moncayo local_hotelrestaurant

Vera de Moncayo sorge nella valle del fiume Huecha, a sud del Moncayo. Comprende il Monastero di Veruela, che si trova a un chilometro dal borgo. Vera ci accoglie con i resti del suo castello e le cantine raccolte ai suoi piedi. Tra le rovine del castello spicca la torre quadrangolare con merlature gotiche. Addossata alla fortezza si erge la Iglesia de la Natividad del XVI secolo, con un campanile in stile mudéjar-rinascimentale. All’interno si conserva la preziosa pala di San Bernardo, una delle sculture principali del Rinascimento aragonese. La Ermita de La Aparecida sorge accanto a un piccolo querceto nel luogo in cui, secondo la leggenda, la Madonna apparve a Pedro de Atarés, chiedendogli di costruire il Monastero di Veruela. Una passeggiata nel borgo ci aiuterà a scoprire il fascino della sua architettura civile urbana.

Punto 6

Da Vera del Moncayo imbocca la Z-373 in direzione del Monastero. Dista solamente 1,9 km.

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Da Vera del Moncayo imbocca la Z-373 in direzione del Monastero. Dista solamente 1,9 km.

Monasterio de Veruela restaurant

A un chilometro da Vera de Moncayo si erge maestoso il Monastero di Veruela, magnifico esempio della sobra architettura cistercense e uno dei complessi monastici più importanti dell’Aragona. Il miglior esempio di questa architettura sono le magnifiche lavorazioni in pietra della splendida chiesa e delle sue dépendance.

Il monastero è circondato da mura scandite da torrioni che gli conferiscono l’aspetto di una fortezza. Un romantico viale alberato conduce alla facciata principale della grande chiesa. L’interno è composto da tre navate, una delle quali comunica con il meraviglioso chiostro, il vero gioiello del monastero. Consiste in una parte bassa in stile gotico e una galleria superiore in stile plateresco. Sul chiostro si aprono le diverse dépendance: il lavatoio, in stile gotico, il refettorio, lo scriptorium e la sala capitolare, con una pregevole facciata. Prima di lasciare il complesso, si consiglia di visitare il Museo del Vino della Denominazione di Origine Campo de Borja, un settore staccato della strada del vino aragonese Garnacha che permette di scoprire la grande tradizione vinicola della comarca, e il cosiddetto “Spazio Bécquer”, nelle stanze in cui alloggiarono lo scrittore Gustavo Adolfo Bécquer e suo fratello, il pittore Valeriano.

Punto 7

Prendendo la strada principale del Monastero vedrai a sinistra una strada con l’indicazione per il Centro de Interpretación de Agramonte e il Santuario de la Virgen del Moncayo. Imboccala per arrivare a destinazione.

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Prendendo la strada principale del Monastero vedrai a sinistra una strada con l’indicazione per il Centro de Interpretación de Agramonte e il Santuario de la Virgen del Moncayo. Imboccala per arrivare a destinazione.

Agramonte restaurant

Situato sulla strada che conduce al Santuario de la Virgen del Moncayo, il Centro de Interpretación de Agramonte è un luogo interessante e didattico che offre informazioni sulla flora e la fauna del Moncayo e dispone di un buon parcheggio, un bar-ristorante e un ufficio informazioni.

Dal Centro si può raggiungere la cima del Moncayo, passando per il Santuario. Il percorso, di media difficoltà, parte dal parcheggio accanto al ristorante e al Centro de Interpretación. Sale lungo un sentiero soleggiato fiancheggiato da querce dei Pirenei e, una volta superata la Casa de los Ingenieros, esce sulla strada asfaltata. Nelle vicinanze si trovano due fontane: Teja e Tres Caños. Il percorso prosegue lungo la strada fino ad arrivare al rifugio della Paridera, dal quale si collega al GR 90.

Punto 8

Dal Centro de interpretación Agramonte esci in direzione nord e prosegui per 4 km fino a San Martín de la Virgen del Moncayo.

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Dal Centro de interpretación Agramonte esci in direzione nord e prosegui per 4 km fino a San Martín de la Virgen del Moncayo.

San Martín de la Virgen del Moncayo local_hotelrestaurant

Ai piedi del Moncayo, la montagna mitica, enorme e solitaria che i romani chiamavano Mons Caius, sorge questo borgo tra splendidi paesaggi e in un ambiente leggendario, dato che il Parco Naturale del Moncayo si addentra sul territorio comunale. L’abitato mostra una tipica architettura di montagna tra cui spicca la Iglesia de San Martín de Tours. A San Martín si trova anche il Centro di Micologia. È un centro all’avanguardia in Aragona che espone la maggior parte delle specie di funghi che si possono trovare nel parco.

Sul territorio comunale si può visitare anche il Centro de Interpretación de Agramonte, dedicato al Parco Naturale. Grazie alla sua posizione privilegiata, San Martín è un punto di partenza per escursioni nel Parco Naturale.

Punto 9

Da San Martín de la Virgen del Moncayo torna al confine con il Parco naturale del Moncayo e imbocca la SO-382 fino ad Ágreda. Entra in Castiglia e León, dove dovrai proseguire sulla CL-101 costeggiando il lago di Ólvega; poi svolta a sinistra per prendere la SO-P-2106 e oltrepassa Cueva de Ágreda e Beratón. Superato Beratón imbocca la CV-630, che costeggia il fiume Isuela. Rientra quindi in Aragona; il primo paese che incontri è Purujosa. Il tragitto è lungo 56,2 km.

near_me Punto 9

Da San Martín de la Virgen del Moncayo torna al confine con il Parco naturale del Moncayo e imbocca la SO-382 fino ad Ágreda. Entra in Castiglia e León, dove dovrai proseguire sulla CL-101 costeggiando il lago di Ólvega; poi svolta a sinistra per prendere la SO-P-2106 e oltrepassa Cueva de Ágreda e Beratón. Superato Beratón imbocca la CV-630, che costeggia il fiume Isuela. Rientra quindi in Aragona; il primo paese che incontri è Purujosa. Il tragitto è lungo 56,2 km.

Purujosa local_hotel

Purujosa sorge sui contrafforti del Moncayo e gran parte del territorio comunale rientra nel Parco Naturale del Moncayo. Il profilo dell’abitato crea una delle immagini più belle della geografie aragonese. Grazie alla posizione arroccata, Purujosa offre panorami spettacolari. Le strade si adattano alle asperità del terreno seguendo un tracciato urbano tipicamente musulmano e conservando importanti testimonianze di architettura rurale e angoli pittoreschi, che fanno la delizia di fotografi e pittori. La Iglesia del Salvador è un edificio di origine romanico, anche se presenta importanti rimaneggiamenti del XVI secolo.

È il secondo comune per numero di ettari compresi nel Parco Naturale del Moncayo, a dimostrazione dell’importanza dei paesaggi naturali della zona. Esistono numerosi sentieri perfettamente segnalati che percorrono l’interno del Parco e consentono di svolgere diverse attività nella natura.

Punto 10

Da Purujosa prendi la A-2302 in direzione sudest per 6,9 km fino a Calcena.

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Da Purujosa prendi la A-2302 in direzione sudest per 6,9 km fino a Calcena.

Calcena local_hotel

Il delizioso borgo di Calcena sorge nel Parco Naturale del Moncayo, in uno splendido ambiente agreste e scosceso circondato da montagne, querceti giovani e profondi crepacci. Il suo centro storico, con strade labirintiche, strette e ripide, ricorda chiaramente il passato musulmano. Sulla cima, la Colegiata de la Virgen de los Reyes domina il borgo con il suo notevole campanile mudéjar. L’interno conserva opere di grande pregio, come la pala di San Giovanni Battista e la pala dell’altare maggiore. Percorrendo il sentiero che conduce all’Ermita de San Cristóbal si può godere di uno splendido panorama dei rilievi calcarei del versante meridionale del Moncayo.

Inoltre, Calcena è la sede del Centro de Interpretación de la Naturaleza del Parque Natural del Moncayo, al quale appartiene. Un centro prezioso in cui è possibile conoscere a fondo i tesori conservati in questo luogo meraviglioso.

Punto 11

Da Calcena prosegui lungo la A-2302 in direzione sudest. Il tragitto fino a Tierga è di 16,8 km. A metà percorso passerai per Trasobares.

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Da Calcena prosegui lungo la A-2302 in direzione sudest. Il tragitto fino a Tierga è di 16,8 km. A metà percorso passerai per Trasobares.

Tierga local_hotelrestaurant

Tierga sorge lungo un pendio sulla sponda sinistra del fiume Isuela. La sua posizione privilegiata al sudest del Moncayo consente di godere di paesaggi indimenticabili a diretto contatto con la natura. Del suo castello di origine musulmana rimangono pochissimi resti. L’edificio più spettacolare è quello della Iglesia de San Juan Bautista, eretto nel XVI secolo, che riunisce con eleganza l’estetica trardogotica, rinascimentale e mudéjar. Lo snello ed elegante campanile mudéjar è unico nella comarca. Ha pianta quadrata e le pareti, abbondantemente decorate con figure geometriche e azulejos, seguono lo sviluppo estetico tipico dell’arte islamica.

Nei dintorni dell’abitato si conservano alcuni tratti della strada romana che univa Caesaraugusta (Saragozza) con Turiaso (Tarazona) y con Asturica Augusta (Astorga), sulle cui pietre ancora oggi sono visibili i segni delle ruote dei carri che trasportavano le merci. Della scomparsa chiesa medievale rimangono il fonte battesimale, la pala d’altare di San Michele e una porta, oggi murata. Merita una segnalazione un eccezionale Cristo della Maddalena, opera realizzata tra il 1390 e il 1430, proveniente dalla scomparsa Ermita del Santo Cristo.

Fine itinerario

Segui la A-1301 da Tierga in direzione nord. Questo tratto è lungo 30,8 km. A 2,7 km da Ainzón sorge il borgo di Bureta, sede del Palazzo dei Conti di Bureta, un tesoro storico-culturale di questo Itinerario.

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Segui la A-1301 da Tierga in direzione nord. Questo tratto è lungo 30,8 km. A 2,7 km da Ainzón sorge il borgo di Bureta, sede del Palazzo dei Conti di Bureta, un tesoro storico-culturale di questo Itinerario.

Ainzón local_hotelrestaurant

Il borgo di Ainzón sorge su una piccola collina nella Valle del río Huecha. Il paesaggio che lo circonda suscita ammirazione per la sua ricca composizione e la grande varietà di colori. Ainzón è la capitale dell’impero del Garnacha. I numerosi vigneti rilasciano un prezioso aroma che si trasforma nei ricchi vini della D.O. Campo de Borja nelle sue tante cantine. Insieme al vino si produce un nettare dorato di grande valore: l’olio della D.O. Sierra de Moncayo, che spreme le migliori olive della zona per offrire un’essenza indimenticabile. Ma il borgo offre altri tesori.

La bellezza della sua storia si può apprezzare fin dall’ingresso. La porta de borgo si apre su varie tenute di campagna dei secoli XVI, XVII e XVIII e sul Palazzo degli abati di Veruela, molto rimaneggiato, che avvolge il castello medievale. In questo patrimonio prezioso spicca la Iglesia de Nuestra Señora de la Piedad, un gioiello barocco del XVII secolo.

A soli 2 km da Ainzón, a Bureta, vale la pena visitare il magnifico Palazzo dei Conti di Bureta. Questo edificio è un gioiello storico culturale che ci trasporta ai secoli XVIII-XIX, epoca in cui la contessa di Bureta (eroina dell’Assedio di Saragozza), lo abitò con i suoi figli.