Albarracín

Situata nel cuore dell’omonima sierra, la località di Albarracín è un gioiello e un monumento in se stessa. Questo splendido borgo fu già ammirato dallo scrittore Azorín come “una delle città più belle di Spagna”. Questo spettacolare complesso storico sorge abbarbicato su un promontorio roccioso circondato da splendide mura medievali perfettamente conservate, che scalano la roccia in un ambiente naturale indimenticabile.

Ma il fascino di Albarracín consiste soprattutto nelle sue strette vie con numerosi edifici nobiliari e palazzi, scalinate e passaggi segreti, e dall’insieme del suo abitato composto da muri irregolari di colore rossiccio con sottotetti in legno, le cui estremità sembrano toccarsi. Ogni scorcio e ogni casa sono oggetto di ammirazione per le porte e i battenti, le minuscole finestre o i balconi in legno intagliato decorati con ricche opere in ferro. Nel suo splendido reticolo di strade ed edifici spicca la Plaza Mayor (dove sorge il municipio), il Palazzo Episcopale, la Cattedrale, le chiese di Santiago e Santa María, il Museo Diocesano, il delizioso Museo del giocattolo e il Museo Civico “Martín Almagro”.

Posizione sul percorso

Itinerario dei Montes Universales

Da non perdere

Parco Culturale di Albarracín

Le pitture rupestri che si conservano all’interno del Parco Culturale di Albarracín si dividono in tre gruppi di rappresentazioni pittoriche divise nei comuni di Albarracín, Bezas e Tormón e in due grandi zone con incisioni rupestri a Pozondón e Ródenas. Le grotte con pitture rupestri di Los Toros del Navazo e La Cocinilla del Obispo, nel territorio di Albarracín, furono scoperte alla fine del XIX secolo. Fu il primo ritrovamento di un’opera in stile levantino, e trasformò la comarca della Sierra de Albarracín in uno dei nuclei di arte rupestre più singolari e importanti al mondo, dichiarato Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO nel 1998 con la denominazione “Pitture rupestri del bacino del Mediterraneo”.